Milano, 3 aprile – Ancora pochi giorni e sarà di scena la prima edizione di mcTER Roma in programma il 6 aprile e dedicato ai professionisti dell’energia.
La mostra-convegno verticale da anni è un riferimento per i professionisti della Cogenerazione, del mondo dell’Energia e del Riscaldamento, e anche la tappa di Roma si preannuncia ricca di interesse: ad oggi sono già 1.000 i preregistrati all’evento.
La giornata è organizzata da EIOM in collaborazione con ATI Nazionale (Associazione Termotecnica Italiana), associazione di riferimento per le tematiche connesse al mondo dell’energia, con il patrocinio di Cogena (Associazione Italiana per la Promozione della Cogenerazione), Italcogen (Associazione dei Costruttori e Distributori di Impianti di Cogenerazione), Efca (European Federation of Clean Air and Environment Protection Associations), FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia), Kyoto Club (organizzazione non profit impegnata nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto, con le decisioni a livello UE e con l'Accordo di Parigi del dicembre 2015), AssoEge (Associazione Esperti Gestione Energia), e del CTI (Comitato Termotecnico Italiano).
Confermato anche il supporto promozionale delle riviste “La Termotecnica” (Organo Ufficiale ATI e leader nel settore a livello nazionale), “Guida Cogenerazione”, “Energia e dintorni” (Organo ufficiale del CTI – Comitato Termotecnico Italiano) e “Guida Biomasse Bio-Gas”.
Particolarmente ricco il programma della giornata, a cominciare da convegno mattutino intitolato “La Cogenerazione per il rilancio dell’economia energetica” coordinato da ATI, in cui si parlerà di tematiche di grande interesse, dalle nuove prospettive e opportunità per il rilancio del settore, alle ultime tecnologie, fino alla condivisione di best practice e case history di grande successo.
Ad aprire i lavori, dopo i saluti di Carla Cappiello (Presidente Ordine Ingegneri Provincia di Roma), Vincenzo Naso (Presidente ATI) e Carlo Belvedere (Segretario generale Cogena), sarà Giuseppe Fumarola (ATI), chairman della sessione, che offrirà una breve panoramica sulle tematiche del convegno.
A seguire l’intervento di Daniele Forni (FIRE) in cui saranno presentati i numerosi benefici della cogenerazione; mentre Giuseppe Dall’Olio (GSE) affronterà l’importante tema degli incentivi pubblici riservati alla tecnologia cogenerativa e illustrerà tutte le novità collegate; Giuseppe Noviello (Sea Energia) si concentrerà invece sui benefici portati dall'impianto di cogenerazione attivo nell'aeroporto di Malpensa.
Grande interesse per i casi applicativi di successo che si susseguiranno e che vedranno intervenire i protagonisti del settore, Platinum sponsor dell’evento, quali Ener G, Bosch Energy and Building Solutions, 2G Italia, AB Energy, Ital Control Meters, Intergen, Tonissi Power, CGT, con relazioni che affronteranno tematiche incentrate sull’efficienza energetica, con approfondimenti relativi a cogenerazione e trigenerazione, e case history dedicate al miglioramento dei processi energetici applicati al settore alimentare e ospedaliero, e molto altro ancora.
Il convegno permetterà il riconoscimento di 4 CFP agli ingegneri.
Il pomeriggio continuerà con la sessione organizzata in collaborazione con FIRE e intitolata “Cogenerazione: riduzione delle emissioni”, nel corso del quale saranno presi in esame i benefici e i vantaggi della tecnologia cogenerativa per la riduzione delle emissioni inquinanti. Il convegno potrà contare sui contributi di ENEA, Università di Pisa, FIRE, Progetto Pitagoras, Ascomac Cogena e del Comitato Nazionale Studi Inquinamento Atmosferico.
Il format mcTER, a partecipazione gratuita, prevede oltre alle sessioni congressuali, un’area espositiva e una serie di workshop tecnico-applicativi pomeridiani organizzati dalle stesse aziende partecipanti.
Cresce quindi l’attesa per l’appuntamento mcTER Roma, il programma della giornata è naturalmente online è disponibile sul sito: www.mcter.com, attraverso cui gli operatori interessati potranno anche preregistrarsi per accedere gratuitamente alla manifestazione, partecipare a convegni e workshop e usufruire di tutti i servizi offerti dagli sponsor (coffee break, buffet ed eventuale documentazione, scaricabile in pdf dopo gli eventi).
TUTTO E' PRONTO PER LA SETTIMA GIORNATA NAZIONALE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI: ECCO DI CHE COSA PARLEREMO DOMANI DALLE 8.30 ALLA CASA DELL'ARCHITETTURA, A ROMA.
Dimezzati i morti nell'edilizia dal 2010, ma i cantieri non sono ancora sicuri
Federarchitetti, domani 7 aprile a Roma la settima Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri con una Maratona di sensibilizzazione nel cuore di Roma a cui parteciperà Bruno Galvani, in carrozzina da quando aveva 17 anni per un incidente sul lavoro
Si dimezza in cinque anni il numero di operai morti nei cantieri edili, ma il cammino verso cantieri sicuri è ancora lungo. E' un ritratto a due facce quello che emerge dal report di Federarchitetti e che sarà al centro della settima Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri, in programma domani 7 aprile a Roma, presso la Casa dell'Architettura, con due sessioni, mattutina e pomeridiana.
L'evento, che anche quest'anno si celebra con la medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica e il patrocinio, tra gli altri, del Senato e della Camera dei deputati, è promosso dall'associazione dei liberi professionisti, che, grazie ai dati elaborati dall'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) su base Istat, mette in luce due fenomeni: da un lato, il calo degli incidenti nell'edilizia, sia mortali (-53,4% nel 2014 rispetto al 2010) sia non mortali (-48% sempre rispetto al 2010). Dall'altro, però, anche il calo degli occupati, che nel 2014 sono diminuiti del 23,1% rispetto al 2010. "Vuol dire" spiegano Nazzareno Iarrusso, presidente nazionale di Federarchitetti, e Giancarlo Maussier, coordinatore della Giornata, "che la diminuzione degli infortuni non è dovuta solo a una più diffusa cultura della sicurezza, cresciuta grazie anche alle nostre iniziative, ma purtroppo anche al crollo del mercato".
La figura sulla quale la Giornata si concentrerà quest'anno è proprio quella, cruciale per la buona tenuta dei cantieri, del coordinatore della sicurezza, un professionista sempre più schiacciato tra le richieste delle imprese, interessate a risparmiare sui costi della prevenzione degli incidenti, e il committente, che tende ad assecondare le richieste delle aziende esercitando pressioni, spesso al limite della legalità, sul coordinatore medesimo.
Tra i temi al centro della Giornata, anche quello del compenso del coordinatore, diventato col tempo sempre più risibile nonostante la legge escluda ribassi in materia di sicurezza. E, ancora, il business degli attestati per coordinatori, operai ecc..., proposti e/o venduti da società che, attraverso una serie di scatole cinesi, rimandano a realtà fittizie riuscendo, però, a convincere il professionista o l’impresa a usufruire dei loro servizi e ad alimentare questo circolo vizioso.
Ad arricchire la Giornata, due eventi dal forte valore simbolico: la Maratona contro le morti bianche. Un gruppo di tedofori che marceranno a staffetta nel cuore di Roma, partendo dalla sede del ministero del Lavoro in via Veneto per arrivare alla Casa dell’Architettura. Qui Bruno Galvani, presidente della Fondazione Anmil, in carrozzina da quando aveva 17 anni per un incidente in un cantiere, accenderà il braciere simbolico collocato nella sede dell’Ordine degli architetti di Roma.
Alle 15.50, sempre presso la Casa dell’Architettura, sarà proiettato il corto “Il testamento”, prodotto da Federarchitetti e a cura del coordinatore della Giornata, il presidente di Federarchitetti Roma Giancarlo Maussier. Il filmato, come quelli delle precedenti sei edizioni, è una denuncia dall’interno delle ingiustizie - normative e di fatto - che i liberi professionisti vivono sulla propria pelle.
L’iscrizione alla Giornata consente di conseguire 6 crediti formativi per architetti. Alla fine dei lavori saranno consegnati gli attestati di partecipazione. Nella sala, è allestito uno spazio per la consulenza gratuita sulla sicurezza nei cantieri.
Per fortuna questa volta non c’è scappato il morto!
Gli inequivocabili segnali di cedimenti, scricchiolii, crepe profonde, per una volta sono stati colti e i residenti del palazzo di lungotevere Flaminio a Roma sono stati fatti evacuare poco prima del cedimento dei tre piani poi miseramente crollati.
Oggi, un po’ più a cuor leggero per la fortuita assenza di vittime, ricadiamo nel balletto delle responsabilità; uno o più colpevoli saranno trovati, ma per ora l’unico dato certo è che delle persone si trovano oggi senza più una casa, senza il famoso “tetto sulla testa” che tutti noi vorremmo. Le indagini sono solo all’inizio ma già si stanno delineando ruoli e problematiche; la magistratura ci dirà cos’è successo e presto, ci auguriamo tutti, avremo un quadro completo delle responsabilità.
Io però vorrei portare l’attenzione su altri aspetti, forse marginali per alcuni, ma sicuramente legati al tema principale del crollo avvenuto.
Come conciliare la giusta esigenza di sveltire le pratiche edilizie con la necessità di sicurezza che tutti abbiamo? Dove finisce il bisogno di snellire la burocrazia e dove comincia la ricerca della sicurezza? La politica ormai da anni insegue populisticamente il santo Graal della semplificazione ma è altrettanto evidente che il tema della sicurezza è parte integrante della nostra agenda.
Non possiamo più evitare il problema e dobbiamo cominciare a domandarci se e come gestire quella che è una vera e propria emergenza del nostro paese. I primi accertamenti sembrerebbero dimostrare che per i lavori dell’appartamento del quinto piano sia stata presentata una CILA e che tutto sia regolare; ricordo che la CILA fu una conquista di Federarchitetti quando la politica era pronta ad eliminare ogni tipo di autorizzazione/comunicazione per i lavori interni. Anche in quell’occasione ponemmo l’attenzione sulla sicurezza ed un funzionario intelligente comprese; introdusse un minimo controllo (l’asseverazione di un tecnico) proprio per avere quelle conferme utili a sapere che non si interverrà su parti strutturali.
Pensate, solo per un momento, senza questo minimo “baluardo” – contestato da molti all’epoca – cosa avremmo avuto oggi!
Alcun ricorderanno poi la vicenda del Fascicolo del fabbricato (L.R. 12 settembre 2002, n. 31 e Regolamento regionale 14 aprile 2005, n. 6); la Regione Lazio aveva reso obbligatorio questo documento, dopo altri eventi simili a quello di questi giorni, proprio per conoscere lo stato dei fabbricati. Un ricorso al TAR Lazio chiuse la vicenda e il Fascicolo si trasformò da strumento obbligatorio di analisi ad optional del nulla, un orpello inutile che non interessava a nessuno. La Regione Lazio, infatti, pubblicava sul Bollettino Ufficiale n. 6 del 13.02.2010 la L.R. 03.02.2010, n. 1, modifiche alla L.R. 21/2009, dove si abrogavano le disposizioni inerenti il fascicolo del fabbricato.
Forse è il caso di riflettere su quella vicenda e ritornare su certificazioni di questo tipo; si potrebbe lavorare su incentivi, sgravi ed agevolazioni per incentivare l’adozione del Fascicolo del Fabbricato da parte dei privati che, volontariamente, decidessero di sottoporre il loro edificio ad un check up. Se poi questo introducesse anche una differenziazione degli immobili (valori economici più alti per gli edifici dotati di Fascicolo del Fabbricato) potremmo davvero puntare ad avere un patrimonio edilizio “certificato” sapendo cosa stiamo comprando, come quando pretendiamo una etichetta tracciata sui nostri cibi.
La seconda riflessione riguarda la nostra professione. Vicende come queste scatenano, dobbiamo dirlo, lo sciacallaggio mediatico dei giornali. Improvvisamente una intera categoria si trasforma in una massa di incapaci truffatori pronti a raggirare il cliente di turno; non è così!
I giornali già hanno svolto i loro processi e condannato quelli che ritengono vadano condannati. Le macerie sono, come si dice, ancora fumanti, e già qualcuno conosce i nomi dei colpevoli. Così tutto diventa inutile e lo scoop è nemico della verità. Si lasci lavorare la magistratura, i tecnici facciano le loro indagini e poi sapremo.
Evitiamo di cercare colpevoli ogni giorno e ad ogni titolo di giornale, non ha molto senso e non aiuta il necessario processo di conoscenza che ci racconterà la storia di questo stabile e di come è crollato una fredda notte di gennaio alla luce fioca dei lampioni, quando i residenti infreddoliti assistevano al tracollo dei loro sogni.
Aldo Olivo
membro del Consiglio Direttivo della sezione di Roma di Federarchitetti
Il Festival del Verde e del Paesaggio è un appuntamento annuale in programma ogni terza settimana di maggio al Parco pensile dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il Festival si propone di esplorare i diversi ambiti e linguaggi del paesaggio contemporaneo attraverso il punto di vista di architetti, paesaggisti, vivaisti specializzati, operatori del settore, aziende, artisti e designers, in un'ottica di valorizzazione estetica e di miglioramento della qualità della vita del territorio, in particolar modo della città. La sesta edizione si svolgerà il 13.14.15 maggio 2016.
Tema del concorso “Avventure creative” L’edizione 2016 di “Avventure creative” si interroga sul tema della curiosità quale tratto peculiare del giardino, sotto molteplici prospettive: curiosità è l’istinto e il desiderio di sapere, vedere o sentire qualcosa. Lo stesso che assale tutti noi nello scoprire i segreti di giardini che non conosciamo. È anche il desiderio con il quale tutti i giardinieri cercano di stupire gli osservatori, anche occasionali come quelli di un Festival, curiosità come meraviglia e anche spaesamento. C’è poi la curiosità scientifica, che ha segnato la storia di secoli di esperimenti di acclimatazione e ibridazione di piante, alla ricerca delle novità che genera l’invidia dei collezionisti: un veicolo di conoscenza scientifica e di avanzamento dei saperi. Lo stesso A. Einstein sembra sostenesse di non avere “particolari talenti”, ma di essere soltanto “appassionatamente curioso”. Più banalmente, tutti i giorni, la curiosità è anche quella propensione ad avere tutti i dispositivi sensoriali ben aperti al mondo, per cercare di captarne novità e informazioni, verità importanti o errate convinzioni da falsificare. Scoprire, conoscere, confrontare, ricostruire relazioni. Senza l’istinto della curiosità lo stesso spazio web sarebbe un puro accumulo statico di informazioni. “Curiosity killed the cat”, oltre ad essere un proverbio inglese, era il nome di una band pop inglese, celebre tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta.
La curiosità spesso non è innocente. Può degenerare nei suoi effetti e può essere “pericolosa”: quanti dei comportamenti imprudenti di Ulisse possono essere ascritti ad essa, oltre che alla brama di conoscenza? Qual è la soglia che separa questo desiderio da un rischioso mettere il naso in altri mondi? Se la curiosità non è innocente, è certo uno dei motori forti dell’avanzamento individuale e collettivo. L’oggetto di concorso Oggetto del concorso è l’ideazione e la realizzazione di giardini temporanei nell’ambito della sesta edizione del Festival del Verde e del Paesaggio. La sezione concorsuale, denominata “Avventure creative” ha quest’anno come tema: I giardini della curiosità.
Tra i progetti pervenuti verranno selezionati per la realizzazione fino ad un massimo di otto giardini.
I concorrenti dovranno inviare le loro proposte progettuali via e-mail entro e non oltre il 7 marzo 2016 al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con oggetto “Avventure creative – invio proposta progettuale”. La proposta progettuale allegata alla mail di invio dovrà essere in formato .zip e contenere 2 tavole di progetto in formatoA3,(sia nella risoluzione di 300 dpi per pubblicazione, che in quella a 72 dpi, per diffusione sui canali web),una relazione di progetto, una sintesi della descrizione del progetto, un documento con le informazioni sui partecipanti in forma singola e/o associata ed una dichiarazione sulla realizzazione del progetto.
L’inaugurazione delle opere è prevista per il giorno13 maggio 2016 contestualmente all’apertura del Festival. Calendario del concorso 29dicembre 2015_ Pubblicazione bando 29 febbraio 2016_Scadenza invio scheda di partecipazione 7 marzo 2016_ Scadenza invio proposta progettuale 21 marzo 2016_Pubblicazione vincitori sul sito web e sulla Fanpage 4 aprile 2016_ Assegnazione dei lotti e incontro con i progettisti 23 aprile 2016_ Progetto esecutivo 10-12 maggio 2016_Realizzazione opere 13 maggio 2016_Inaugurazione delle opere 16 maggio 2016_Disallestimento opere
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Programma XV Convegno Giovani - Giochiamo in casa pdf 252,8 Kb