L’allarme lanciato dal Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici. “I nostri politici, parlando per bocca dell' Europa, continuano a sostenere che, per risolvere i problemi della fiscalità immobiliare, occorra varare al piu' presto la riforma del Catasto portando i valori imponibili al livello del mercato.
Con il risultato che tali valori raddoppieranno o triplicheranno, il sistema impositivo non mutera' nemmeno nelle aliquote,e si completera' in tal modo il processo di distruzione, mediante la leva fiscale, del risparmio investito negli immobili, con effetti disastrosi per l'economia generale del Paese”.
E’ l’allarme lanciato dal Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici che così prosegue: “Quello della necessita' di una riforma del catasto da reddituale a patrimoniale, attraverso la modifica dei criteri di determinazione dei valori imponibili, per eliminare le sperequazioni presenti nel settore, e' semplicemente il pretesto per innalzare verticalmente i valori sui quali andranno ad incidere tutte le tasse sugli immobili: dall'Imu all'Irpef-Ire, dalla Iuc-Tasi-Tari alla imposta di registro, dall'imposta sulle successioni e sulle donazioni a quelle ipocatastali.
Bisogna sfatare questo luogo comune.
Per eliminare le sperequazioni catastali, non c'e' bisogno di cambiare i criteri di determinazione dei valori imponibili: basterebbe che il Catasto, alias Agenzia del Territorio, alias Agenzia delle Entrate, funzionasse in tutte le parti d'Italia allo stesso modo e si facessero le revisioni dei classamenti che sono state fatte o si stanno facendo in alcune zone di Milano e di Roma ed in poche altre citta'.
Ed allora ci troveremmo di fronte a valori catastali omogenei in tutte le aree del territorio nazionale, realizzando quella perequazione tanto invocata e necessaria.
Cio' permetterebbe peraltro al legislatore fiscale di modulare le aliquote delle diverse imposte in modo tale da ottenere, in modo piu' equo ed equilibrato, il gettito tributario voluto; che anche oggi si ottiene, ma a costo di inique sperequazioni”.
Colombo Clerici invita il legislatore a procedere con grande cautela onde evitare errori fonte di incongruenze ed iniquita' che pagano in prima battuta i risparmiatori della casa, ma in seconda battuta paga, come in effetti sta gia' pagando, tutto il Paese, per la concatenazione dell'economia del settore immobiliare con l'economia generale.