Da oggi la tecnologia innovativa e biocompatibile Biodry è anche conforme ai requisiti di sicurezza in materia di esposizione ai campi elettromagnetici. Già conforme alla Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine, il dispositivo utilizzato per eliminare in maniera definitiva la risalita capillare, garantisce e conferma la totale sicurezza per la salute delle persone che vivono nell’ambiente in cui il dispositivo è installato.
L'umidità di risalita capillare è uno dei più frequenti problemi che interessano gli edifici situati al piano terra, in cui è assente l'isolamento tra il terreno e le fondazioni.
Tra la base del muro e la parte superiore si crea una differenza di potenziale elettrico per diverse concause: correnti elettrochimiche, correnti vaganti nel terreno elettrosmog causato da antenne radio, dispersioni elettriche da impianti elettrici, correnti elettro statiche e movimento delle falde acquifere che possono incrementare il fenomeno dell'umidità di risalita capillare.
La tecnologia Biodry inverte questo flusso di corrente che trasporta le molecole dell'acqua verso l'alto dei muri, semplicemente interrompendo l'interferenza elettrica nei muri. L'umidità presente ritorna nel terreno punto da cui è partita, in modo assolutamente naturale, garantendo il definitivo prosciugamento dei muri e senza ricorrere all’utilizzo di elettricità, onde elettromagnetiche, additivi chimici o interventi murari invasivi.
Si tratta di una tecnologia che agisce sul disturbo elettrico presente nei muri: è proprio questa la causa della risalita capillare, che determina la capacità di attirare maggiormente le molecole d’acqua dal muro verso l’alto, ma che il dispositivo Biodry è in grado di annullare già un’ora e mezza dopo la sua installazione.
Esistono diverse tecnologie sul mercato che possono essere viste come similari e che utilizzano tutte dei dispositivi passivi che si appendono alla parete dell’area colpita dall’umidità da risalita, ma la differenza fondamentale rispetto a Biodry è che questi dispositivi agiscono sulla molecola dell’acqua e non sul disturbo elettrico che è la vera causa del problema.
Tra la base del muro e la parte superiore si crea una differenza di potenziale elettrico per diverse concause: correnti elettrochimiche, correnti vaganti nel terreno elettrosmog causato da antenne radio, dispersioni elettriche da impianti elettrici, correnti elettro statiche e movimento delle falde acquifere che possono incrementare il fenomeno dell'umidità di risalita capillare.
La tecnologia Biodry inverte questo flusso di corrente che trasporta le molecole dell'acqua verso l'alto dei muri, semplicemente interrompendo l'interferenza elettrica nei muri. L'umidità presente ritorna nel terreno punto da cui è partita, in modo assolutamente naturale, garantendo il definitivo prosciugamento dei muri e senza ricorrere all’utilizzo di elettricità, onde elettromagnetiche, additivi chimici o interventi murari invasivi.
Si tratta di una tecnologia che agisce sul disturbo elettrico presente nei muri: è proprio questa la causa della risalita capillare, che determina la capacità di attirare maggiormente le molecole d’acqua dal muro verso l’alto, ma che il dispositivo Biodry è in grado di annullare già un’ora e mezza dopo la sua installazione.
Esistono diverse tecnologie sul mercato che possono essere viste come similari e che utilizzano tutte dei dispositivi passivi che si appendono alla parete dell’area colpita dall’umidità da risalita, ma la differenza fondamentale rispetto a Biodry è che questi dispositivi agiscono sulla molecola dell’acqua e non sul disturbo elettrico che è la vera causa del problema.
La tecnologia Biodry agisce quindi eliminando la causa del problema dell’umidità da risalita capillare.
L’applicazione delle tecnologie similari lasciano al muro la capacità d’attrazione della molecola dell’acqua e quindi, anche invertendone la polarità verso il terreno, rimane comunque il rischio che il muro non si asciughi completamente.
Per quanto riguarda i dispositivi elettrici la differenza è fondamentale: il dispositivo elettrico emette un’onda di frequenza uguale e quindi va a cercare di asciugare il muro spingendo l’umidità verso il basso attraverso questo impulso, ma il disturbo elettrico che va a generare la risalita capillare è fortemente variabile, quindi ogni millisecondo cambia la sua frequenza.
Il dispositivo elettrico emette invece una sola frequenza e non è quindi in grado di annullare il disturbo elettrico presente nel muro e di conseguenza non riesce a risolvere il problema dell’umidità da risalita capillare, poiché il disturbo elettrico che la genera cambia in continuazione la sua frequenza.
Va aggiunto inoltre che, se nei materiali che compongono il muro c’è una scarsa presenza di silicio, l’impulso elettrico stesso del dispositivo si ferma addirittura nel primo strato della superficie, rimbalzando verso l’esterno a causa della mancanza di silicio che fa da conduttore per l’umidità al suo interno.
Ecco perché quando vediamo un’installazione con un dispositivo elettrico spesso riscontriamo un netto e progressivo incremento di efflorescenza salina, causato dal risalire e scendere delle molecole d’acqua, senza risolvere il problema.
L’applicazione delle tecnologie similari lasciano al muro la capacità d’attrazione della molecola dell’acqua e quindi, anche invertendone la polarità verso il terreno, rimane comunque il rischio che il muro non si asciughi completamente.
Per quanto riguarda i dispositivi elettrici la differenza è fondamentale: il dispositivo elettrico emette un’onda di frequenza uguale e quindi va a cercare di asciugare il muro spingendo l’umidità verso il basso attraverso questo impulso, ma il disturbo elettrico che va a generare la risalita capillare è fortemente variabile, quindi ogni millisecondo cambia la sua frequenza.
Il dispositivo elettrico emette invece una sola frequenza e non è quindi in grado di annullare il disturbo elettrico presente nel muro e di conseguenza non riesce a risolvere il problema dell’umidità da risalita capillare, poiché il disturbo elettrico che la genera cambia in continuazione la sua frequenza.
Va aggiunto inoltre che, se nei materiali che compongono il muro c’è una scarsa presenza di silicio, l’impulso elettrico stesso del dispositivo si ferma addirittura nel primo strato della superficie, rimbalzando verso l’esterno a causa della mancanza di silicio che fa da conduttore per l’umidità al suo interno.
Ecco perché quando vediamo un’installazione con un dispositivo elettrico spesso riscontriamo un netto e progressivo incremento di efflorescenza salina, causato dal risalire e scendere delle molecole d’acqua, senza risolvere il problema.