Il Palazzo Borbonico in degrado acquistato all'asta da società statale per 11,5 milioni di euro.
PROGETTI PER IL FUTURO PARLA L'ASSESSORE REGIONALE AI BENI CULTURALI.
La tenuta di Carditello rappresenta una vera e propria gemma del territorio campano. La Reggia, divenuta negli ultimi anni quasi un rudere, fu costruita nel 1700 per Carlo di Borbone da Francesco Collecini. Dopo l'Unità d'Italia finì tra le mani del re Vittorio Emanuele II che, come scritto da Gian Antonio Stella, la sdegnò affidandola a un capo della camorra locale. Nel 1920 immobili e arredamento passarono al Opera nazionale combattenti e gli oltre 2 mila ettari della tenuta furono lottizzati e poi venduti, esclusi il fabbricato centrale e 15 ettari circostanti che dopo il 1945 entrarono a far parte del Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno. Nel 1943 il complesso borbonico fu vandalizzato dai soldati tedeschi, incrementando lo stato di degrado della splendida Reggia.
Nel 2011 il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la vendita all'asta del complesso di Carditello per 10 milioni di euro. L'acquisto è stato ufficializzato il 9 gennaio 2013 al termine dell'ennesima asta giudiziaria tenutasi alla sezione fallimentare del tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere. La Sga, ha ceduto la reggia al Mibac, il ministero dei Beni e delle attività culturali.
Nonostante la prelazione assegnata a comune, regione e Mibac, solo dopo due anni la vendita è andata a buon fine e la gemma campana è tornata nelle mani degli italiani. L'assessore regionale ai Beni Culturali e Turismo Pasquale Sommese così relaziona a proposito della Reggia: "Solo con la piena collaborazione tra Ministero, Regione e Enti locali potremo dare alla Reggia di Carditello la funzionalità e la fruibilità che merita un sito di tale pregio.
Da quando mi sono insediato all'Assessorato ai Beni Culturali e Turismo la Reggia di Carditello al pari di altre criticità come la Reggia di Caserta o gli scavi di Pompei è al centro di un lavoro sistematico per l'individuazione di risorse e modalità di procedure finalizzate alla valorizzazione e alla migliore promozione del nostro patrimonio culturale, in chiave anche di attrattore turistico e sviluppo economico del territorio. Stiamo verificando in tal senso la possibilità di attivare un accordo di programma con il Ministero dei Beni Culturali finalizzato alla promozione del percorso turisticoculturale delle residenze borboniche così come indicato nel decreto Valore Cultura del 2013.
Come prima azione promozionale abbiamo inserito la struttura nell'itinerario delle Regge borboniche previsto nel programma di valorizzazione 2014 dal titolo "Viaggio in Campania. Sulle orme del GrandTour" che attraverso lo strumento Campania Artecard promuoverà nove itinerari culturali arricchiti da eventi, visite didattiche e mostre, mettendo a sistema tutta la segnaletica, i trasporti e migliorando la fruibilità dei siti, anche con aperture straordinarie serali. Dobbiamo pensare al recupero di Carditello, che si trova nella zona casertana più colpita dal fenomeno della "Terra dei fuochi", all'interno di un programma di riqualificazione di tutta l'area.
Serve a tal fine una grande collaborazione tra i tanti Comuni coinvolti e le numerose associazioni che si sono mobilitate in questi anni. Così come per gli interventi su Pompei è stato necessario ripensare al progetto di riqualificazione coinvolgendo tutti i comuni della buffer zone, oggi area di interesse Unesco, anche per Carditello bisogna intervenire con un'azione di sistema che riguardi anche la mobilità e la sicurezza nell'area. Altrimenti anche l'azione di salvaguardia del monumento fatta dal Ministero che oggi ha acquisito il bene, rischia di essere vanificata in mancanza di una chiara strategia d'intervento e una adeguata copertura finanziaria. Stiamo verificando la possibilità di attivare un accordo di programma con il Ministero dei Beni Culturali finalizzato alla promozione del percorso turisticoculturale delle residenze borboniche così come indicato nel decreto Valore Cultura del 2013".
Redazione INFORMAZIONETECNICA.IT Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Arch. Antonietta SALIERNO