Si è concluso con successo il progetto SEYCHELLES EXTRACTIVE INDUSTRIES TRANSPARENCY INITIATIVE implementato alle Seychelles nei mesi di novembre e dicembre da ambiente s.c. , società storica di Carrara (MS) impegnata da oltre 30 anni nei temi dell’ingegneria ambientale e associata all'OICE - l'Associazione aderente a Confindustria che riunisce le società di ingegneria e architettura italiane.
L’iniziativa è stata finanziata dalla Banca Mondiale, mentre il diretto beneficiario è stato il Ministry of Finance and Blue Economy.
ambiente s.c. si è infatti aggiudicata nel mese di novembre 2015 il progetto di consulenza per l’implementazione di un programma formativo rivolto agli stakeholders locali impegnati nel programma SEYCHELLES EXTRACTIVE INDUSTRIES TRANSPARENCY INITIATIVE (EITI).
Il progetto ha permesso al governo locale, alle organizzazioni civili ed ai principali stakeholders nazionali coinvolti nel piano di sviluppo dell’isola ed in particolare nell’analisi del piano di sviluppo dell’industria estrattiva (Oil & Gas) di ricevere formazione sui temi base del settore estrattivo stesso.
Il clou del progetto ha visto impegnato il team di ambiente s.c. per diverse settimane sul campo per condurre in aula diversi cicli di lezioni formative.
La missione ha coinvolto il Professor Tommaso Luzzati, docente di economia politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Pisa; Patrick Longerstey, ingegnere petrolifero con esperienza pluriennale in progetti riguardanti lo sviluppo del settore petrolifero nei paesi in via di sviluppo; Nicola Bertolini, economista ambientale con esperienza di sviluppo e gestione di progetti internazionali e Dan Petrescu, ex dipendente di Banca Mondiale esperto di comunicazione sui temi ambientali e sociali.
Durante la missione svolta nel mese di dicembre 2015, i docenti hanno sviluppato i seguenti temi:
• Principi generali del settore estrattivo
• L’industria dell’ Oil e Gas a livello internazionale
• I modelli contrattuali (concessioni, esplorazioni,…)
• Impatti macroeconomici del settore estrattivo
• Gli impatti ambientali e sociali connessi allo sviluppo del settore
• La presentazione del modello di governance dell’EITI.
Il progetto si inserisce nel processo di adesione ad EITI del Governo delle Seychelles.
L’EITI è un programma internazionale su base volontaria atto a migliorare la trasparenza nel settore delle risorse naturali e la relativa gestione, uno strumento di governance nato circa dieci anni fa e che ha la sede ad Oslo in Norvegia. Fino ad oggi, il programma si è concentrato principalmente sulla gestione e modalità dei “pagamenti” delle società minerarie e petrolifere ai governi, incluse la controversa questione delle royalties e tasse. Ad oggi sono 49 gli Stati che implementano il Protocollo EITI a livello internazionale.
L’EITI, che riunisce il settore pubblico e privato, è stato creato per affrontare in maniera sostenibile la cosiddetta “maledizione delle risorse”, il “Resource Course”, ed il “Dutch Disease” che affligge un grande numero di paesi esportatori di petrolio e metalli, dove la presenza di abbondanti risorse naturali (in particolare quelle non rinnovabili) ha spesso portato a corruzione e malgoverno.
Le Seychelles attualmente devono obbligatoriamente entro il 6 febbraio 2016 completare le procedure di adesione al programma EITI.
Ad oggi, nonostante siano state condotte sin dagli anni '80 alcune attività di esplorazione, non esiste una stima precisa delle riserve esistenti: pertanto il dibattito a livello nazionale è concentrato sul concetto se sviluppare o meno tale industria.
Il progetto dunque si inserisce all’interno dello sforzo governativo per la creazione di una piattaforma ed una agenda locale condivisa relativa alle attività estrattive. Le attività formative sono state svolte nell’isola di Mahè, Victoria, presso l’International Conference Centre Seychelles e presso la Central Bank of Seychelles.