L'intera superficie esterna e parte degli interni di "Palazzo Italia", l'edificio simbolo di Expo 2015, saranno costruiti utilizzando il nuovo cemento biodinamico, che contiene TX Active, il principio attivo "mangia smog".
Il cemento autopulente, diventato negli ultimi anni il materiale-simbolo del grande architetto americano Richard Meier, è nato nei laboratori di Italcementi grazie all'impegno del chimico Luigi Cassar, direttore della ricerca del gruppo.
Il Tx Active oggi viene riconosciuto nella sua capacità d'innovazione con una candidatura alla finale degli European inventory Award dell' Epo, l'European patent Office, nella categoria "Industry":
L'invenzione di Cassar e del suo team non ha solo il vantaggio di mantenere il cemento pulito nel tempo, neutralizzando gli agenti inquinanti che altrimenti procurerebbero una decolorazione della superficie, ma è anche in grado di depurare l'aria, assorbendo ed eliminando spontaneamente smog, vernici, spray e altri contaminanti organici e inorganici. Per mantenersi pulito il materiale sfrutta la fotocatalisi, una reazione fotochimica generata dalle proprietà fotoattive del biossido di titanio, in quanto la luce solare o artificiale (agente scatenante) viene assorbita dal biossido di titanio che a sua volta attiva le molecole di ossigeno presenti nell'aria. L'ossigeno attivato agisce sui contaminanti, scomponendoli e trasformandoli in nitrati e carbonati, che vengono poi facilmente lavati via con l'acqua della pioggia.
Come tutti i materiali in grado di attivare un processo di ossidazione, anche il cemento fotocatalitico è quindi antinquinante e antibatterico; basta un sottile strato di questo materiale per attivare un processo di auto-pulizia della superficie trattata e dell'aria che la circonda, tanto che il cemento mangia-smog si usa ormai anche per la pavimentazione di strade. Posato come massello di cemento o come un sottile strato di malta sul bitume, a seconda del tipo di strada, il cemento fotocatalitico ha dimostrato la capacità di decomporre gli scarichi delle automobili, dimezzando i livelli di ossidi di azoto nelle aree interessate al trattamento. Inizialmente lo scopo della ricerca era quello di mantenere il cemento pulito, senza le macchie causate negli anni dall'inquinamento dell'aria.
Cassar si è concentrato sulle proprietà autopulenti del cemento, imbrigliando l'energia del sole per scomporre le sostanze nocive prima ancora che attaccassero la superficie di cemento. La scoperta che l'ossidazione delle superfici riduceva anche gli inquinanti dell'aria circostante è stato un effetto collaterale.
Il banco di prova è stato la costruzione della cattedrale del Giubileo (Chiesa Dives in Misericordia, progettata dell'architetto Richard Meier) a Roma con tre grandi vele bianche di cemento. Durante la costruzione della chiesa si è avuta la conferma scientifica che l'aria attorno alla nuova struttura era meno inquinata di prima, in quanto il chimico Cassar ha potuto misurare una riduzione degli ossidi di azoto addirittura dell'80%.