“Il Catasto incide in misura rilevantissima sia sui promotori immobiliari che sui loro clienti. La riforma del Catasto, essendo tutte le imposte (IMU, Tasi, Tari) parametrate ai valori catastali, comporterà un ulteriore aumento dei costi fiscali reali, allontanando ancora di più gli italiani dall’investimento immobiliare a fini di risparmio in un momento in cui tutti i mercati immobiliari in Italia, di tutte le città e i paesi - da Novara a Canicattì - sono sotto terra, spesso sotto il costo di costruzione.
Si vuole dare una bastonata sulla nuca a un moribondo, ad un Paese dove tra il 2012 e il 2013 la fiscalità immobiliare è salita – per colpa di tanti – del 60% divenendo non solo la più alta in Europa dietro alla Francia (che però ha una ben diversa efficienza di sistema ed eroga ben diversi servizi a chi dispone di immobili, facendoli pagare a tutti ! ), ma la più alta del mondo! Un ulteriore aumento, provocato dall’innalzamento dei valori catastali, sarebbe un vero disastro”.