Un recente articolo del Corriere della Sera on line, a firma di Dario Di Vico, riporta la notizia che il 2016 dovrebbe essere finalmente l’anno del pieno riconoscimento del lavoro autonomo.
In uno dei prossimi Consigli dei ministri dovrebbe essere approvato lo Statuto che riguarderà i rapporti di lavoro autonomo, con la sola eccezione di commercianti e artigiani iscritti alle Camere di commercio.
Un documento di circa 15 articoli che affronterà molti argomenti tra cui il problema delle false partite IVA, il ritardo dei pagamenti da parte delle imprese, la tutela della proprietà intellettuale, la possibilità di dedurre fiscalmente le spese – fino a 10 mila euro – della formazione, ecc.
Confedertecnica ritiene importantissimo che si affrontino le questioni inerenti il lavoro autonomo, ritiene fondamentale affrontare le moltissime problematiche della libera professione.
Cerchiamo però di non fare ulteriori regali alle banche, non gettiamo via la competenza ed il ruolo delle professioni ordinistiche di questo paese.
Il problema dei mancati pagamenti è possibile affrontarlo anche chiedendo di allegare le parcelle quietanziate quando si presenta una qualsiasi procedura amministrativa; i professionisti non hanno bisogno di ulteriori polizze da stipulare.
È altresì importante che la società abbia piena consapevolezza del ruolo delle professioni ordinistiche nel nostro paese.
Vogliamo riformare il sistema ordinistico? Siamo pronti.
Vogliamo eliminare dal sistema ordinistico, professioni che sicuramente non necessitano di questa qualifica? Eccoci, ma non possiamo generalizzare indistintamente introducendo un’equivoca uniformità dove le specificità esistono e, se ben utilizzate, possono essere un valore per la collettività.
Confrontiamoci, ed insieme potremo trovare nuove idee, punti di vista, riflessioni per le partite IVA ormai stremate da anni di balzelli, tasse più o meno occulte, regali alle banche.
Il Presidente Nazionale di CONFEDERTECNICA
Calogero Lo Castro