Finalmente è stata approvata dalla Camera dei Deputati la proposta di legge sul riconoscimento dei professionisti dei beni culturali, un provvedimento che consentirà, se confermato dal Senato, di riconoscere la qualificazione, la dignità e i diritti per migliaia di professionisti che ogni giorno si occupano del patrimonio culturale: archeologi: archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, diagnosti, restauratori”.
Lo ha dichiarato in una nota Salvo Barrano, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega per i Beni Culturali. “Il nostro Paese, all'art. 9 della Costituzione, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione ma non può esserci alcuna tutela se non si riconoscono e non si valorizzano le competenze e la professionalità degli specialisti che se ne prendono cura ogni giorno – ha affermato Barrano che è anche Presidente dell’ANA, Associazione Nazionale Archeologi – Siamo le sentinelle del patrimonio culturale italiano, dell'identità storica di questo Paese e senza di noi la stessa sopravvivenza del patrimonio storico e artistico è a rischio”. “L'approvazione da parte della Camera avviene al termine di un percorso avviato proprio dall’Associazione Nazionale Archeologi nel giugno del 2008 con la prima manifestazione degli archeologi italiani per chiedere regole e riconoscimento. Siamo scesi in piazza nel 2008 con il Governo Berlusconi, poi nel 2012 con il Governo Monti perché – ha sottolineato Barrano - riteniamo inaccettabile che, a quasi quarant'anni dall'istituzione del MiBACT, non si siano ancora riconosciuti i profili professionali nei beni culturali. Ma la svolta è arrivata sabato scorso quando, insieme a tutti gli altri professionisti dei beni culturali, abbiamo riempito Piazza del Pantheon, con 800 persone per chiedere al Governo un’inversione di rotta coraggiosa per il lavoro nella cultura”. “E finalmente la risposta delle Istituzioni è arrivata. La nostra proposta di legge, una delle poche di iniziativa parlamentare è stata approvata dalla Camera dei Deputati e, se approvata dal Senato, sarà la stella polare dell’attenzione al mondo dei beni culturali. Un mondo che rivendica lo spazio che merita in un Paese come l'Italia dove la cultura produce oltre il 5% della ricchezza del Paese. Facciamo appello – ha concluso Barrano - alla responsabilità del Presidente del Senato e delle forze parlamentari perché garantiscano l'approvazione rapida di un provvedimento che darebbe risposte concrete a favore della qualità professionale e dell’incremento dei livelli occupazionali del settore.” “Una cosa è certa: abbiamo l’appoggio e la spinta delle 102 organizzazioni professionali di CONFASSOCIAZIONI. Insieme a tutti questi colleghi ed amici professionisti ci batteremo affinché, attraverso l’approvazione definitiva di questa proposta di legge, il futuro delle professioni dei beni culturali sia al centro dei processi di ripresa economica e sociale del nostro Paese”.
Dott.ssa Adriana Apicella Resp. Ufficio Stampa CONFASSOCIAZIONI