Sarà inaugurata a Punta Ala nel centro espositivo Il Gualdo dal 10 al 25 agosto, la mostra itineerante del prof. arch. Roberto Maestro dal titolo Osservare, Disegnare, Progettare.. L'evento a cura dell'arch Alessandra Pelosi e dallo stesso autore è stato promosso dall’Associazione Culturale Avantarte in collaborazione con l’OAPPC GR con il patrocinio del Comune di Castiglione della Pescaia, del Comune di Massa Marittima, della Provincia di Grosseto, dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Accademia delle Arti del Disegno. La mostra dopo essere stata allestita a Massa Marittima dal 18 al 30 giugno e dopo Punta Ala farà tappa a Firenze da 15 al 17 settebre 2016.
Il maestro toscano, disegnatore da 70 anni, architetto da 50 ed insegnante da 40 anni è stato docente della facoltà di Architettura e Lettere dell’Università di Firenze ed è stato nel 2005 premio accademico Certificate of Magister dell’Unione Italiana per il Disegno.
Si tratterà di un’esposizione ad ingresso gratuito di disegni raffiguranti figure umane ed architetture, ma anche paesaggi tipici del territorio toscano ed in particolare di quello maremmano.
“Il Blueprint, donato dall’architetto Renzo Piano alla città, offre un’occasione unica per affrontare concretamente uno dei nodi più complessi e finora irrisolti della pianificazione territoriale e della necessaria trasformazione di Genova, in piena coerenza con le indicazioni del PUC recentemente approvato in via definitiva. Il Blueprint coniuga le esigenze di sviluppo di uno dei settori industriali più importanti della città - quello delle riparazioni navali - con una impostazione progettuale qualificata, da porre a base del processo di modificazione di uno dei tratti più delicati e pregiati dell’intero litorale urbano, offrendo nel contempo una soluzione di alto valore per la ricollocazione delle attività sportive condotte dai circoli nautici storici genovesi. Se il rilancio e lo sviluppo del settore delle riparazioni navali non possono infatti prescindere dalla disponibilità di nuovi spazi e da una riorganizzazione radicale dell’insieme delle attività - che non può che tradursi nell’interramento del porticciolo Duca degli Abruzzi, ormai intercluso fra due aree dedicate alle attività produttive - la crisi della Fiera internazionale e la necessità di trasformare l’intera area compresa fra piazzale Kennedy e la rotonda di Carignano offrono un’occasione unica per restituire un affaccio sul mare alla città e ricollocare le attività sportive in ambiti e situazioni qualificanti, con tutte le attrezzature adeguate per lo svolgimento delle attività nautiche. La soluzione prospettata da Renzo Piano è l’escavazione di un lungo canale parallelo alla costa, esteso dal Palazzo dello sport fino alla porta Siberia, con l’accesso principale posto in corrispondenza dell’edificio ex NIRA che si affaccia sulla Marina della Fiera ed occupa la porzione di confine fra le proprietà comunali e quelle del demanio portuale.
“The future of design: materials, sustainability and context” - in collaborazione con Architectural Record, la prestigiosa rivista americana di architettura - è il tema del convegno che si svolgerà a Marmomacc giovedì 29 settembre dalle 15.00 alle 17.00 presso l’Area Forum del padiglione 1 – The Italian Stone Theatre.
Moderato da Cathleen McGuigan, editor-in-chief della testata, l’incontro vedrà la partecipazione di Duncan Swinhoe, Managing Director dello studio Gensler di Londra,Shawn Duffy, Managing Principal dello studio KPF di Londra e Richard Olcott, Design Partner dello studio Ennead di New York. I tre autorevoli architetti, rappresentanti di altrettanti prestigiosi studi, sono stati invitati a discutere su quelli che sono i trend in architettura, mettendo in evidenza i metodi costruttivi, gli aspetti di sostenibilità e le strategie adottate per adattare i progetti al contesto locale e alle condizioni ambientali in cui vengono realizzati. Nel corso della discussione sarà dato ampio spazio all’uso della pietra naturale.
Dopo una presentazione individuale dei lavori che meglio rappresentano la direzione intrapresa dai diversi architetti, gli ospiti si confronteranno in un dibattito sul futuro dell’architettura, coinvolgendo anche il pubblico di professionisti presente in sala.
Brevi biografie dei relatori:
Cathleen McGuigan è editor-in-chief di Architectural Record, la principale rivista americana di architettura da 125 anni. Sotto la sua guida Record ha vinto, tra i numerosi premi, anche il Grand Neal Award (2012), massimo riconoscimento di eccellenza nel settore dell’American Business Media. In precedenza è stata critica di architettura e arts editor della rivista Newsweek ed è stata inoltre Loeb Fellow alla Graduate School of Design di Harvard.
Shawn Duffy si è unito allo studio KPF nel 1999 e da allora ha guidato alcuni tra i progetti più complessi per clienti residenziali e commerciali. È stato project manager dell’International Commerce Center di Hong Kong, l’edificio a uso misto di 490 metri più alto della città; attualmente è Managing Principal del Ping An Finance Center, palazzo di 600 metri a Shenzhen. È stato inoltre project manager per le aree di sviluppo urbano di Canary Wharf a Londra ed è Managing Principal per diversi progetti residenziali e commerciali a Vauxhall, lungo il Tamigi.
Richard Olcott è stato a capo di numerosi progetti culturali, accademici e istituzionali governativi per Ennead, compresi la Bing Concert Hall e la Anderson Collection della Stanford University, il Ponte per il Laboratory Sciences del Vassar College e al momento sta lavorando al nuovo complesso dell’Ambasciata Americana ad Ankara in Turchia. È stato il commissario della The New York City Landmarks Preservation Commission e vincitore del premio Rome Prize Fellowship all’Accademia Americana di Roma.
Duncan Swinhoe è managing director dello studio Gensler di Londra. Architetto con quasi 20 anni di esperienza, si è molto concentrato sulle aree di sviluppo urbano su larga scala, e in particolare sulla progettazione di edifici per uffici commerciali nel Regno Unito, in Europa e nella regione del Golfo. Tra i vari progetti, ricordiamo il Word Trade Center e la Sede Centrale del Gulf Corporation Council nel Riyadh e le Tarmeer Towers di Abu Dhabi. Infine è a capo di un progetto di ricerca dello studio sugli edifici commerciali del futuro.
La riqualificazione di un vecchio mulino è lo scenario di un intervento che coniuga conservazione dell'originaria architettura rurale e una riqualificazione attenta anche agli aspetti energetici, anche grazie alle soluzioni sviluppate da Laterlite per la realizzazione di sistemi di riscaldamento radiante a pavimento. È uno scenario di grande impatto quello in cui si colloca l'intervento qui presentato, la ristrutturazione di un vecchio mulino situato in uno dei tanti paradisi naturali della nostra penisola. Siamo in Val Nure, nell'alto Appennino piacentino, più precisamente a Vigonzano, in prossimità del Comune di Farini. In questo scenario si è recuperata un'antica architettura rurale, trasformata in abitazione di villeggiatura.
Sensibile alle istanze della sostenibilità ambientale, la committenza ha voluto che il progetto seguisse criteri, da un lato, attenti al rispetto delle preesistenze che connotano il paesaggio rurale dei luoghi, dall'altro, indirizzati all'adozione dei più avanzati standard e alla scelta delle più moderne tecnologie in materia di comfort abitativo ed efficienza energetica.
Al progetto ha partecipato Laterlite con le sue soluzioni leggere, resistenti e isolanti, tra le quali hanno giocato un ruolo primario in questo progetto Lecacem Mini e PaRis 2.0, quest'ultimo la nuova e più performante soluzione certificata Laterlite per la realizzazione di sistemi di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento.
Il recupero di questo edificio, localizzato in un'area a forte tradizione rurale, ne ha comportato da un lato il ripristino strutturale, dall'altro la redistribuzione degli spazi interni finalizzata ad adeguarne le caratteristiche alla nuova destinazione abitativa. In questa ottica, i circa 600 m 2 di superficie calpestabile utile dell'edificio, articolati su un totale di tre piani fuori terra - piano terreno, piano primo e mansarda - sono stati suddivisi in tre grandi appartamenti, secondo criteri che hanno teso a privilegiare, fra i vari parametri considerati, anche la massima efficienza energetica.
A questo scopo il progetto ha optato per la realizzazione di un impianto di riscaldamento a pannelli radianti a bassa temperatura, per la realizzazione del quale l'impresa esecutrice ha fatto ricorso a due soluzioni Laterlite particolarmente idonee a questa tipologia di applicazioni: il premiscelato Lecacem Mini per la realizzazione dei sottofondi isolanti, e il premiscelato fibrorinforzato ad elevata conducibilità termica Paris 2.0 per la realizzazione di massetti per sistemi di riscaldamento radiante a pavimento. Per questo intervento di riqualificazione, in particolare, sono stati utilizzati circa 50 m 3 di Lecacem Mini e 35 m 3 di Paris 2.0.
Lecacem Mini è un premiscelato leggero e isolante ad elevata resistenza e chiusura superficiale, specificamente indicato per la realizzazione di strati di isolamento/alleggerimento di sottofondi e pendenze, caratterizzato da una elevata resistenza alla compressione (50 kg/cm 2 ). La sua granulometria fine crea una superficie chiusa e compatta che lo rende idoneo anche per gli impieghi più gravosi durante le lavorazioni successive; grazie alla particolare consistenza, inoltre, offre una superficie ideale per assicurare una perfetta planarità del sottofondo su cui poi realizzare massetto di finitura e pavimentazione. Lecacem Mini in opera pesa solo circa 600 kg/m 3 , assicurando quindi carichi permanenti ridotti sulle strutture e massima facilità nella messa in opera con il minimo dispendio di forze; in più, il suo basso coefficiente di conducibilità termica certificato (0,142 W/mK) garantisce apprezzabili proprietà isolanti, consentendo in spessori ridotti il raggiungimento dei parametri di legge in materia.
PaRis 2.0 è il nuovissimo massetto radiante fibrorinforzato ad elevata conducibilità termica, antiritiro e basso spessore, espressamente formulato per la realizzazione di sistemi di riscaldamento a pavimento. Evoluzione della già affermata soluzione PaRis, questa "release" 2.0 del prodotto, che deriva il suo nome dall’ancora più performante valore λ=2,02 W/mK di conducibilità termica che lo contraddistingue, è idonea alla realizzazione di massetti in interni per impianti di riscaldamento/raffrescamento a pavimento, massetti in genere per interni, anche a bassi spessori (fino a 3 cm) e massetti per la posa di pavimentazioni sensibili all'umidità, resilienti (parquet, PVC, linoleum, gomma) e non (ceramica, ecc.).
Paris 2.0, grazie all’elevato coefficiente di conducibilità termica certificato, ottimizza le prestazioni dell’intero sistema di riscaldamento/raffrescamento favorendo una migliore e omogenea trasmissione del calore negli ambienti. Essendo, inoltre, fibrorinforzato e antiritiro, permette la realizzazione di superfici sino a 150 m 2 senza necessità di realizzare giunti e utilizzare reti di rinforzo, a tutto vantaggio di una maggiore qualità e sicurezza della pavimentazione. Idoneo alla posa di qualsiasi pavimentazione, è resistente alla compressione (250 kg/cm 2 ) e non necessita dell’aggiunta di additivi termofluidificanti.
L'intervento qui descritto testimonia l’ennesima realizzazione di prestigio che va ad aggiungersi al catalogo referenze Laterlite, dimostrando ancora una volta la capacità dell'argilla espansa Leca di coniugare modernità delle tecnologie e delle prestazioni con le esigenze di sostenibilità dell’edilizia moderna, dai piccoli interventi ai cantieri complessi, con soluzioni leggere e isolanti performanti, affidabili e tecnologicamente innovative.
Le innovative linee BXV per cancelli scorrevoli e AXI per cancelli a battente sviluppate dal Gruppo trevigiano uniscono tecnologia evoluta e design all’avanguardia, che consentono di inserirle facilmente all’interno di qualsiasi contesto abitativo.
Grazie alla tecnologia Came Connect, le automazioni sono connesse alla rete e gestibili da remoto attraverso tablet o smartphone, semplificando la vita di chi le utilizza.
Treviso, 19 luglio 2016 – Came, Gruppo trevigiano riconosciuto in Italia e nel mondo nel settore della home & building automation, dell’urbanistica e dell’alta sicurezza, lancia la nuova gamma di automazioni per cancelli residenziali che unisce la tecnologia più innovativa a un design ricercato. Le automazioni BXV per cancelli scorrevoli e AXI per cancelli a battente, sono, infatti, caratterizzate dalla completa connettività del sistema e, grazie alle linee essenziali e alla forma accattivante, possono essere integrate con discrezione in qualsiasi contesto abitativo.
La qualità e l’affidabilità dei prodotti Came si fondono con la tecnologia dell’Internet of Things e grazie alla connessione alla rete, le automazioni diventano sempre più intelligenti e iniziano a comunicare, rendendo la vita di chi le usa sempre più semplice. Grazie alla tecnologia Came Connect, che assicura il collegamento del sistema al Cloud di Came, il proprietario può controllare facilmente, ovunque si trovi, le automazioni tramite l’App dedicata CAME Automation, utilizzando un tablet o uno smartphone. Anche l’installatore, con un semplice collegamento Internet, può geolocalizzare gli impianti, effettuare diagnosi da remoto in modo efficiente e veloce, cambiare le impostazioni di settaggio o risolvere eventuali problemi.
Le gamme di automazioni BXV e AXI, disponibili nelle colorazioni grigio e blu, sono realizzate con materiali scelti accuratamente per dare leggerezza e garantire al tempo stesso una lunga durata. Dispongono di motori 24 V pensati sia per un uso intensivo in un grande condominio, che per piccoli contesti residenziali e sono progettate per movimentare cancelli scorrevoli fino a 1000 kg e a battente fino a 2,5 metri. La tecnologia di nuova generazione, con controllo del movimento a Encoder, garantisce massima sicurezza e affidabilità a livello di funzionamento, permettendo di rilevare anche eventuali ostacoli. Le automazioni a battente dispongono, inoltre, della coppia conica e della nuova vite senza fine a più principi, che garantiscono massima silenziosità, maggiore potenza e fluidità nel movimento.
SCHEDA ELETTRONICA
La scheda elettronica è dotata di display multifunzionale e pulsanti che consentono regolazioni più precise e un settaggio facilitato e veloce dell’installazione. Le morsettiere sono separate e colorate per velocizzare il collegamento e assicurare una pratica diagnosi di eventuali guasti. La scheda dispone, inoltre, di un Memory Roll, che permette di salvare e copiare le impostazioni per settare velocemente, e con un solo gesto, tutte le altre automazioni.
Nei motoriduttori della gamma per cancelli scorrevoli BXV, la scheda è posizionata in alto e orizzontalmente per facilitare la programmazione e sono stati creati spazi appositi per alloggiare all’interno tutti gli accessori. Una cover dedicata la protegge ulteriormente, senza rallentare la fase di programmazione.
ACCESSORI
È possibile ampliare la funzionalità della nuova gamma di automazioni grazie agli alloggi con slot per le schede a innesto e agli accessori integrabili, che possono essere facilmente inseriti senza richiedere l’aggiunta di centraline esterne, antiestetiche e poco funzionali. Tra gli accessori compatibili spicca il CONNECT GW, un unico kit con modulo gateway che permette all’automazione di connettersi alla rete in GSM, WIFI o LAN e di essere gestita totalmente da remoto tramite il sistema dedicato Came Connect.
Di interesse anche il modulo per la riduzione del consumo dell’impianto in standby. Quando l’automazione è ferma, infatti, il trasformatore presente all’interno del motore, va in standby e viene bypassato dal modulo GREEN POWER, molto più piccolo, che garantisce una diminuzione di 10 volte del consumo di energia, da 5 a 0.5 Watt.
Per garantire la sicurezza del sistema, inoltre, sono disponibili i nuovi dispositivi wireless Rio System gestiti dal modulo di controllo radio a innesto RIO CONN. Grazie a questo sistema, non è necessario alcun collegamento filare tra unità di controllo e accessori di sicurezza radio (fotocellule, moduli per il controllo dei bordi sensibili e lampeggianti wireless) riducendo notevolmente i tempi di installazione.
· Il Gruppo prepara il sito produttivo bergamasco per sostenere in business nei prossimi anni e accogliere visitatori da tutto il mondo.
Milano, 20 luglio 2016 – Ai blocchi di partenza un grande progetto per lo stabilimento di Ruspino, dove viene imbottigliata la celebre acqua S.Pellegrino che da più di 100 anni è sulle tavole dei consumatori di tutto il mondo. Il Gruppo Sanpellegrino ha chiamato quattro studi di architettura di fama internazionale a progettare la “Flagship Factory”, destinata a diventare il biglietto da visita del Gruppo.
Quattro Archistar si sfideranno per aggiudicarsi questo ambizioso progetto che ha l’obiettivo di rendere il sito produttivo di San Pellegrino Terme ancora più performante per sostenere il business dell’azienda nei prossimi anni, migliorare il luogo di lavoro per i dipendenti e armonizzare l'estetica al territorio circostante con la dovuta attenzione all’impatto ambientale, riflettendo sempre più l'immagine di un brand che fin dalla nascita, nel 1899 si è sempre dimostrato all’avanguardia e al passo con le nuove tendenze.
"Sono particolarmente orgoglioso di questo progetto - ha dichiarato Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino – con il quale intendiamo promuovere ancor di più la qualità, l’unicità, l'internazionalità e il territorio di origine di S.Pellegrino. Un marchio con una storia ricca e radicata nella tradizione italiana, che è espressione riconosciuta dell’eleganza, del buon gusto e dell’eccellenza del nostro Paese in tutto il mondo. Abbiamo messo in gara quattro studi di architettura di fama internazionale per progettare la casa dell’acqua minerale S.Pellegrino, destinata a diventare il biglietto da visita del nostro Gruppo e ad accogliere visitatori provenienti da tutto il mondo. Siamo convinti che questo progetto, rappresenti un esempio concreto della nostra filosofia di creazione di valore condiviso, sviluppando benefici tangibili per le nostre persone, il territorio e l’economia”.
L’acqua S.Pellegrino, presente in 5 continenti e primo brand del Gruppo, è riconosciuta dai consumatori quale ambasciatore del gusto, della qualità e dello stile Made in Italy. Il makeover che vedrà protagonista lo stabilimento di Ruspino ha quindi anche lo scopo di preparare il sito produttivo ad accogliere visitatori provenienti da tutto il mondo.
Saranno lo studio danese BIG, l’italiano aMDL, l’olandese MVRDV e il norvegese Snøhetta a contendersi il progetto. BIG, di Bjarke Ingels noto per la Serpentine Gallery a Londra e la progettazione del Google Campus sarà in gara con aMDL di Michele De Lucchi, conosciuto per i numerosi oggetti di design esposti al Moma di New York e per il Padiglione Zero all’EXPO 2015. In lizza anche MVRDV di Winy Maas, Jacob van Rijs e Nathalie de Vries, studio pluripremiato per il Market Hall a Rotterdam e El Mirador a Madrid e Snøhetta di Kjetil Trædal Thorsen e Craig Edward noto per la progettazione del Memoriale dell’11 settembre al World Trade Center di New York e per il Moma di San Francisco.
Il nuovo stabilimento, ulteriore prova dell’attaccamento di Sanpellegrino al territorio in cui opera, costituirà un rilevante contributo per riportare San Pellegrino Terme agli anni d’oro della Belle Époque, quando la città era luogo esclusivo d’incontro per l’intera aristocrazia d’Europa.
Il 15 settembre i quattro studi di architettura presenteranno i propri progetti di fronte a una giuria d’eccezione presieduta dal Professor Luca Molinari, critico e storico di architettura. La commissione sarà composta da Marco Settembri, CEO di Nestlé Waters, Magdi Batato, Executive Vice President Nestlé S.A e Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato di Sanpellegrino alla presenza di professionisti del panorama nazionale e internazionale.
Entro la fine del mese di settembre, Sanpellegrino annuncerà il vincitore di questa entusiasmante competizione e presenterà il progetto selezionato.
Gli aggiornamenti sulle diverse fasi del progetto saranno comunicati sul sito www.sanpellegrino.com e sui canali digital e social di S.Pellegrino attraveso #SPNewHome
GLI STUDI DI ARCHITETTURA
BIG
BIG, acronimo di Bjarke Ingels Grop, fondato nel 2005 dallo stesso Bjarke Ingels, con headquarter a Copenhagen e una filiale a New York, è un gruppo di architetti, designer, costruttori e creativi, attivo nei settori dell’architettura, dell’urbanistica, della ricerca e sviluppo. BIG è uno studio d’avanguardia che ha al suo attivo progetti di notevole successo come il VIA WEST 57 a New York, la Serpentine Gallery a Londra, il padiglione svedese di EXPO 2015. Attualemnet lo studio è impegnato nella realizzazione, sempre a New York, del Google Campus e di due degli edifici del World Trade Center.
aMDL
Architetto Michele De Lucchi (aMDL) è uno studio di architettura, con sede a Milano, fondato nel 1980 da Michele De Lucchi, autore di importanti oggetti di design industriale, divenuti delle vere e proprie icone e, in seguito, esposti al Moma di New York e all’interno del Vitra Museum. Lo studio, che opera a livello internazionale, si è occupato degli allestimenti museali del Neues Museum di Berlino, di progetti commissionati dal Ministero degli Affari Interni della Georgia, del rinnovo degli uffici della sede centrale di Enel e Alitalia, e della progettazione del Padiglione Zero di EXPO 2015.
MVRDV
MVRDV, fondato nel 1993 da Winy Maas, Jacob Van Rijs e Nathalie De Vries, si propone come fornitore di soluzioni a problemi inerenti l’architettura contemporanea e l’urbanistica. Lo studio, pluripremiato e riconosciuto a livello internazionale, presenta nel suo archivio importanti opere, tra le quali: la realizzazione del padiglione olandese per EXPO 2000 ad Hannover, il Market Hall a Rotterdam, El Mirador a Madrid, la montagna di libri di Spijkenisse, la sede centrale di DBN e il Bjørvika Barcode Masterplan ad Oslo.
SNØHETTA
Snøhetta fondato da Kjetil Trædal Thorsen e Craig Edward nel 1989, è uno studio internazionale di architetti del paesaggio, designers di interni, designers grafici, ricercatori e artisti. I loro progetti come la Biblioteca di Alessandria in Egitto, l’Opera House di Oslo, il National September 11 Memorial & Museum al World Trade Center di New York, il Moma di San Francisco, sono apprezzati e ammirati in tutto il mondo.
Solo così per il Consiglio nazionale dei periti industriali si evitano queste tragedie
"E' un incidente gravissimo e inaccettabile su cui è necessario fare piena luce e accertare eventuali carenze affinchè episodi di questo tipo non accadano mai più”.
Così Claudia Bertaggia consigliere delegato dell’area mineraria del Consiglio nazionale dei periti industriali e Massimo Corniani perito minerario esperto della materia, commentano l’incidente avvenuto ieri alle cave di marmo di Colonnata, in provincia di Massa Carrara, dove sono stati ritrovati i corpi senza vita di due operai.
“Questa tragedia è un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l'impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nei settori ad elevata rischiosità come quello delle attività estrattive. I periti industriali, che tra le varie specializzazioni hanno anche quella mineraria, conoscono bene la fragilità e le insidie di questa attività”.
“Ecco perché è indispensabile puntare innanzitutto sulla formazione dei soggetti coinvolti: i professionisti impegnati in questi settori devono essere formati in maniera reale, anche sulle singole attività, da chi fa lo scavo a chi si occupa del taglio.
Poi bisogna puntare sull’attività di prevenzione, normalmente altissima per la parte tecnica, mentre spesso carente su quella strutturale. Riuscire a valutare la stabilità di un monte è un’attività complicatissima che deve essere fatta solo dai professionisti abilitati a svolgere questo compito nel rispetto delle normative europee e degli euro codici. Per esempio verrebbe da chiedersi se i dati delle valutazioni sono raccolti in maniera meticolosa e puntuale da professionisti competenti.
Forse basterebbe investire a monte sulle professionalità adeguate e non affrontare la materia solo nella fase emergenziale perché così continueremo solo a contare i danni, e i costi, saranno sempre più esorbitanti per la società.
TUTTO E' PRONTO PER LA SETTIMA GIORNATA NAZIONALE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI: ECCO DI CHE COSA PARLEREMO DOMANI DALLE 8.30 ALLA CASA DELL'ARCHITETTURA, A ROMA.
Dimezzati i morti nell'edilizia dal 2010, ma i cantieri non sono ancora sicuri
Federarchitetti, domani 7 aprile a Roma la settima Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri con una Maratona di sensibilizzazione nel cuore di Roma a cui parteciperà Bruno Galvani, in carrozzina da quando aveva 17 anni per un incidente sul lavoro
Si dimezza in cinque anni il numero di operai morti nei cantieri edili, ma il cammino verso cantieri sicuri è ancora lungo. E' un ritratto a due facce quello che emerge dal report di Federarchitetti e che sarà al centro della settima Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri, in programma domani 7 aprile a Roma, presso la Casa dell'Architettura, con due sessioni, mattutina e pomeridiana.
L'evento, che anche quest'anno si celebra con la medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica e il patrocinio, tra gli altri, del Senato e della Camera dei deputati, è promosso dall'associazione dei liberi professionisti, che, grazie ai dati elaborati dall'Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) su base Istat, mette in luce due fenomeni: da un lato, il calo degli incidenti nell'edilizia, sia mortali (-53,4% nel 2014 rispetto al 2010) sia non mortali (-48% sempre rispetto al 2010). Dall'altro, però, anche il calo degli occupati, che nel 2014 sono diminuiti del 23,1% rispetto al 2010. "Vuol dire" spiegano Nazzareno Iarrusso, presidente nazionale di Federarchitetti, e Giancarlo Maussier, coordinatore della Giornata, "che la diminuzione degli infortuni non è dovuta solo a una più diffusa cultura della sicurezza, cresciuta grazie anche alle nostre iniziative, ma purtroppo anche al crollo del mercato".
La figura sulla quale la Giornata si concentrerà quest'anno è proprio quella, cruciale per la buona tenuta dei cantieri, del coordinatore della sicurezza, un professionista sempre più schiacciato tra le richieste delle imprese, interessate a risparmiare sui costi della prevenzione degli incidenti, e il committente, che tende ad assecondare le richieste delle aziende esercitando pressioni, spesso al limite della legalità, sul coordinatore medesimo.
Tra i temi al centro della Giornata, anche quello del compenso del coordinatore, diventato col tempo sempre più risibile nonostante la legge escluda ribassi in materia di sicurezza. E, ancora, il business degli attestati per coordinatori, operai ecc..., proposti e/o venduti da società che, attraverso una serie di scatole cinesi, rimandano a realtà fittizie riuscendo, però, a convincere il professionista o l’impresa a usufruire dei loro servizi e ad alimentare questo circolo vizioso.
Ad arricchire la Giornata, due eventi dal forte valore simbolico: la Maratona contro le morti bianche. Un gruppo di tedofori che marceranno a staffetta nel cuore di Roma, partendo dalla sede del ministero del Lavoro in via Veneto per arrivare alla Casa dell’Architettura. Qui Bruno Galvani, presidente della Fondazione Anmil, in carrozzina da quando aveva 17 anni per un incidente in un cantiere, accenderà il braciere simbolico collocato nella sede dell’Ordine degli architetti di Roma.
Alle 15.50, sempre presso la Casa dell’Architettura, sarà proiettato il corto “Il testamento”, prodotto da Federarchitetti e a cura del coordinatore della Giornata, il presidente di Federarchitetti Roma Giancarlo Maussier. Il filmato, come quelli delle precedenti sei edizioni, è una denuncia dall’interno delle ingiustizie - normative e di fatto - che i liberi professionisti vivono sulla propria pelle.
L’iscrizione alla Giornata consente di conseguire 6 crediti formativi per architetti. Alla fine dei lavori saranno consegnati gli attestati di partecipazione. Nella sala, è allestito uno spazio per la consulenza gratuita sulla sicurezza nei cantieri.
Siglata la convenzione tra il Consiglio nazionale dei periti industriali e l’Università Telematica Internazionale Uninettuno
Orientamento, tutoraggio, tirocinio presso lo studio di un professionista. E poi ancora formazione continua, ma soprattutto la possibilità di usufruire anche di un singolo corso di studi universitari. Questi gli obiettivi principali della Convenzione appena siglata tra il Consiglio nazionale dei periti industriali e l’Università Telematica Internazionale Uninettuno che punta a costruire un percorso professionalizzante rivolto sia agli attuali iscritti che vogliono innalzare il livello formativo - magari in un settore di specializzazione dove già operano - sia per guidare tutti gli studenti universitari verso un piano di studio personalizzato.
L’intesa, la terza siglata dal Consiglio nazionale per la realizzazione del progetto Università, si snoda attraverso quattro punti fondamentali: formazione universitaria per gli iscritti, orientamento l’intesa formativo, tirocinio professionalizzante e formazione continua.
Innanzitutto quindi un'attività di orientamento, decisiva per supportare gli studenti verso una scelta consapevole dei corsi. In questo senso le parti si impegnano a collaborare nella predisposizione e svolgimento di iniziative informative, di supporto e di orientamento per gli studenti, in fase di entrata (verso l'università) e in uscita (verso l'albo di categoria).
Tra gli accordi di collaborazione poi vi è anche l'attività di tirocinio con la possibilità di svolgerlo presso gli studi professionali dei periti industriali e quella per la formazione continua, assicurando un sistema di mutuo riconoscimento tra i crediti formativi universitari e i crediti validi ai fini della formazione continua. Nella collaborazione rientra la disponibilità a condividere gli adeguamenti dell’offerta universitaria e post universitaria (master, corsi di alta formazione), maggiormente funzionali alle esigenze di innalzamento di titolo e di specializzazione dei periti industriali. Infine le parti si impegnano a lavorare insieme per costruire un percorso universitario idoneo per la professione di perito industriale che comprenda, tra gli insegnamenti, una serie di discipline specifiche per la professione tecnica di primo livello.
“La collaborazione con il Cnpi”, ha dichiarato il Rettore dell’Uninettuno, la prof.ssa Maria Amata Garito, “si inserisce perfettamente in quella che è la missione del nostro Ateneo nel contesto delle partnership con gli enti, le aziende e le associazioni, ossia dare l'opportunità, in questo caso ai periti industriali, di poter accedere a una formazione universitaria che consenta di far acquisire i fondamenti culturali e le basi teoriche su cui si costruiscono le loro competenze professionali. Solo così credo si possa formare un lavoratore capace di inserirsi in modo critico e consapevole nel mondo produttivo di oggi, sempre più globalizzato e interconnesso”.
“La convenzione che abbiamo siglato”, ha aggiunto invece il presidente del Cnpi Giampiero Giovannetti, “nasce dall’esigenza di elevare il titolo formativo e adeguarlo alle richieste di un mercato che ha visto crescere la concorrenza interna e il livello qualitativo della domanda. Poiché attualmente non esiste un’offerta formativa che risponda alle esigenze della nostra professione, in attesa che politica e governo assecondino questa necessità, ci siamo fatti parte attiva per costruire insieme all’università quel percorso formativo professionalizzante ora mancante. Per noi è un impegno prioritario di fronte al Paese e ai cittadini che legittimamente chiedono di avere tecnici professionisti qualificati e affidabili”.
Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa CNPI Benedetta Pacelli 3396098097
Ufficio stampa UNINETTUNO Emilia Gridà Cucco Gangi 3471934580 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La 21ª edizione di “INAD – International Noise Awareness Day” avrà luogo quest’anno nelle scuole Italiane, come nelle altre scuole del mondo, il 27 Aprile 2016.
Il tema della giornata sarà “RUMORI… DI FONDO”, per sensibilizzare i bambini e i ragazzi all’ascolto dei rumori che caratterizzano i paesaggi della propria vita e per trattare il tema dell’esposizione al rumore, dei rischi che essa comporta e delle possibili soluzioni.
Il progetto INAD-ITALIA 2016, organizzato dall’AIA, prevede:
– momenti didattici di informazione/sensibilizzazione sul tema del rumore e dell’esposizione al rumore, “buone e cattive abitudini acustiche”;
– presentazione della storia “Le avventure di Noisella” vol.3 , una bimba che scopre l’importanza di “una piccola cosa” come i rumori di fondo;
– distribuzione di materiale informativo sul tema dell’acustica;
– video-collegamento con le altre scuole del mondo coinvolte nel progetto;
– premiazione degli elaborati grafici e di testo prodotti dagli allievi delle scuole italiane per il concorso INAD-ITALIA 2016 sul tema dei rumori di fondo.
DATE IMPORTATI:
1 marzo 2016: invio modulo di adesione alla Giornata INAD-ITALIA 2016 e/o al Bando di Concorso (SCARICA).
10 aprile 2016: invio tramite e-mail dei materiali prodotti per il Bando di Concorso INAD-ITALIA 2016.
27 aprile 2016: celebrazione della Giornata INAD-ITALIA 2016 e premiazione dei vincitori del Bando di Concorso.
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